A volte c’è da chiedersi quale sia il sentimento che possa essenzialmente essere contenuto in uno strumento affinchè questo possa essenzialmente esprimere il contenuto dell’anima che lo ha sperimentato.
Chiedersi questo significa cominciare ad avere un rapporto sintetico con la musica, lo strumento e il sentimento, non tanto in relazione alla forma quantitativa attraverso la quale la musica viene espressa, bensì al contenuto qualitativo che attraverso lo strumento è possibile esprimere.
Altresì c’è da chiedersi se, una volta data qualitativamente l’idea, sia necessario spiegarla, svilupparla, per così dire arricchirla attraverso amplificazioni della medesima, rischiando di affiancarle definitivamente altre idee, oppure lasciare che questa assuma vita autonoma generando le sue espansioni o estensioni senza che queste debbano essere esplicitate. In tal modo, una volta che dalla prima viene intuita o nasce una seconda idea, daremo forma alla stessa nello stesso modo.